CIG IN DEROGA PER IL SETTORE MODA : 8 SETTIMANE AGGIUNTIVE PER CHI HA ESAURITO FSBA

“Dal Governo arriva una prima, importante risposta alle indicazioni di Confartigianato per affrontare le difficoltà delle imprese della moda” così il Presidente del Gruppo Moda di Confartigianato Imprese Marca Trevigiana  Giuliano Secco commenta la novità della cig in deroga per aiutare le piccole imprese del settore in crisi. Questa soluzione – sottolinea il Presidente Secco – sono il frutto dell’interlocuzione che da 9 mesi Confartigianato conduce con i rappresentanti dell’Esecutivo e con le forze parlamentari per individuare interventi di rilancio delle aziende della moda colpite da una crisi profonda: nei primi sei mesi del 2024 hanno perso il 5,3% delle esportazioni, tra gennaio e luglio la produzione è calata del 10,8% e ad agosto le aspettative sugli ordini mostrano un saldo negativo di -7,7, rispetto al -3,5 di giugno. Negative anche le previsioni di assunzione per il trimestre settembre-dicembre 2024, con un calo del 5,6% rispetto al 2023”.

All’interno del decreto legge approvato dal Consiglio dei Ministri il 21 ottobre e recante anche altre misure per la migliore attuazione del PNRR, è stata inserita una disposizione (ART.2) che permette alle aziende artigiane, industriali, commerciali appartenenti ai settori tessile, abbigliamento e calzature, con forza occupazionale media fino a 15 dipendenti nel semestre precedente ( che non hanno perchè non versano FSBA ACIGS o la CIGS ) , di accedere, attualmente sino al 31 dicembre 2024, a un trattamento di sostegno al reddito comprensivo di contribuzione figurativa, per un massimo di 8 settimane.

La nuova misura non si rivolge indistintamente a tutti i datori di lavoro con i requisiti sopra indicati, ma riguarda solamente a quelli che, avendo già esaurito i periodi di durata massima dei trattamenti secondo la disciplina ordinaria in materia di ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro dettata dal Dlgs 148/2015 (FSBA AIS; CIGO; FIS) , non potrebbero più accedere a ulteriori periodi di trattamenti. Questa condizione dovrà essere dichiarata di datori di lavoro in sede di domanda di accesso al nuovo ammortizzatore sociale.

Per i datori di lavoro in crisi FSBA AIS dura 26 settimane nel biennio , per quelli industriali 52 settimane nel biennio. Il biennio per ogni azienda che usa ammortizzatori sociali si apre con la prima ora di effettivo utilizzo nei 24 mesi precedenti .

In linea generale, la norma pone in capo al datore di lavoro l’onere di anticipare il trattamento con facoltà di recuperare quanto pagato mediante conguaglio con l’INPS. Il recupero deve avvenire, a pena di decadenza, entro sei mesi dalla fine del periodo di paga in corso alla scadenza del termine di durata della concessione o dalla data del provvedimento di concessione se successivo. È ammesso anche il pagamento diretto da parte dell’Inps, ma solo se il datore di lavoro si trova in serie difficoltà finanziarie, da documentare all’istituto.

Per la copertura degli oneri derivanti dalla nuova misura di sostegno sono stanziati complessivamente 80,7 milioni di euro, a valere sul Fondo sociale per occupazione e formazione. All’Inps è assegnato il compito di monitorare l’andamento delle domande, al fine di garantire il rispetto del budget previsto. Inoltre la bozza del decreto prevede che la gestione complessiva della nuova misura sia affidata all’istituto di previdenza, chiamato anche a dettare le regole di prassi (modalità e tempistica) cui i datori di lavoro, artigiani compresi, dovranno attenersi per l’invio delle domande.

Per richiedere il nuovo trattamento, i datori di lavoro del settore moda dovranno attendere l’entrata in vigore del decreto (il giorno successivo a quello della sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale) e la conseguente circolare operativa dell’Inps che chiarirà anche i requisiti che individuano l’essere o meno del settore moda (es. ATECO) e quindi nel campo di applicazione di questo provvedimento.

Le aziende artigiane iscritte ad EBAV che applicano il nostro ccnl area moda sono in Provincia di Treviso sono 500 e danno occupazione a 3.700 dipendenti

Su questa pagina troverete il decreto non appena in GU, la circolare INPS applicativa che sarà subito dopo rilasciata e le procedure sindacali ( avvio e verbale tipo ) da seguire per le aziende che applicano in Veneto la nostra contrattazione collettiva.

Per info 0422 43.33.00 selezione 4.