NOVITA’ PENSIONISTICHE per l’anno 2023

APPROVATA LA LEGGE FINANZIAZIA PER L’ANNO 2023 (L. 197 del 29/12/2022)

Pensione QUOTA 103: Dal 01/01/2023 viene introdotto il trattamento di pensione anticipata flessibile per i soggetti che nel corso del 2022 raggiungano i requisiti di età anagrafica pari a 62 anni e di anzianità contributiva pari a 41 anni e coloro i quali maturano il requisito entro il 31/12/2023. Rientrano pertanto nella disposizione quindi coloro che siano nati entro il 31 dicembre 1961.

Come per le uscite precedenti, quota 100 e quota 102, anche in questo caso è prevista l’Incumulabilità con redditi da lavoro sia dipendente che autonomo per cui per accedere alla pensione è necessario cessare l’attività lavorativa.

La normativa prevede inoltre che il nuovo trattamento pensionistico potrà essere conseguito anche dopo il 31 dicembre 2023 purché i requisiti di età e contribuzione risultino perfezionati a tale data.

L’importo della pensione non potrà mai superare la soglia di 5 volte il trattamento minimo (per l’anno 2023 €. 2850,00). L’importo eccedente verrà ripristinato/erogato solo al compimento dell’età per la pensione di vecchiaia (Attualmente i 67 anni).

La disposizione è un’integrazione temporanea della disciplina in materia pensionistica che rimane fondata sulla c.d. Legge Fornero (L. 214/2011)

Opzione donna: Le disposizioni concernenti l’accesso a pensione in regime sperimentale per le lavoratrici, cosiddetta opzione donna, sono state aggiornate estendendo la possibilità di fruizione alle donne assicurate che abbiano maturato i previsti requisiti entro il 31 dicembre 2022 (in luogo del 31 dicembre 2021 previsto in precedenza).

Tale opportunità è prevista per le donne che abbiano compiuto 60 anni di età ed abbiano maturato un’anzianità contributiva di almeno 35 anni (entro il 31/12/2022). Ne sono quindi destinatarie le donne nate entro il 31 dicembre 1962.

E’ stata introdotta per alcune categorie di lavoratrici l’opportunità di accedere ad un età di 58 o 59 anni, anziché i 60, a patto che queste abbiano un invalidità di almeno il 74% o assistano un invalido da almeno 6 mesi (Caregivers) ovvero siano state licenziate a seguito di chiusure aziendali e/o riduzione d’organico che abbia comportato una vertenza sindacale.

Il trattamento pensionistico in questione resta ancorato alla finestra mobile di 12 mesi per le pensioni a carico delle gestioni dei lavoratori dipendenti e di 18 mesi per le pensioni a carico dei lavoratori autonomi, calcolata a partire dalla data di maturazione dei requisiti.

APE sociale:  Le disposizioni concernenti la prestazione stabiliscono la proroga al 31 dicembre 2023 della norma sperimentale mantenendo le novità introdotte con nell’anno 2022.

Pensioni minime:  Il Governo ha stabilito che le pensione minime verranno aumentate come previsto nella seguente tabella in relazione all’aumento dell’inflazione. L’adeguamento avverrà dal mese di marzo con erogazione degli arretrati da gennaio 2023.