ETICHETTATURA DEGLI IMBALLAGGI: OBBLIGO RINVIATO AL 2022

Il Ministero della Transizione Ecologica con una Circolare ha risolto alcune criticità in relazione al futuro obbligo precisando che produttori di imballaggi non sono i soli soggetti responsabili degli obblighi di identificazione. Dato che spesso le informazioni previste per una corretta etichettatura sono condivise anche attraverso accordi commerciali e contrattuali tra il produttore e l’utilizzatore, l’obbligo di etichettatura dell’imballaggio ricade anche in capo a quest’ultimo.

La  circolare invita le imprese a privilegiare strumenti di digitalizzazione delle informazioni relative agli imballaggi, come ad esempio APP, QR code, siti internet  e riporta specifiche indicazioni per alcune fattispecie particolarmente critiche:

Imballaggi neutri, con particolare riferimento a quelli da trasporto
Per gli imballaggi finiti e venduti direttamente dal produttore, neutri, privi di grafica o stampa, (es. sacchetti trasparenti, incarti non personalizzati) e imballi per il trasporto o imballaggio terziario (film per pallettizzazione, pallet, scatole o interfalde in cartone ondulato) si considera ottemperato l’obbligo di identificazione, laddove il produttore inserisca tali informazioni sui documenti di trasporto che accompagnano la merce o su altri supporti esterni, anche digitali.

Preincarti e imballi a peso variabile della distribuzione (si intendono quelli utilizzati al banco del fresco o al libero servizio come film di alluminio o di plastica)
Per tali tipologie è da intendersi adempiuto l’obbligo nel caso in cui tali informazioni siano desumibili da schede informative rese disponibili ai consumatori finali nel punto vendita o attraverso la messa a disposizione delle stesse sui siti internet.

Imballaggi di piccole dimensioni, multilingua e di importazione
Per gli imballaggi di piccola dimensione (capacità < 125 ml o superficie < 25 cmq) o con spazi stampati limitati o con etichettatura multilingua appare essenziale garantire il ricorso a strumenti digitali di supporto (come App, QRcode, codice a barre o la messa a disposizione di tali informazioni sui siti internet) che rendano possibile una comunicazione corretta e completa anche al consumatore finale.

Imballaggi destinati all’esportazione
L’obbligo in oggetto non è ancora armonizzato a livello europeo rispetto sia alla tipologia di informazioni da riportare nell’etichettatura, sia alle modalità di applicazione.
In attesa di un coordinamento della normativa di riferimento appare opportuno quindi escludere dall’obbligo di etichettatura gli imballaggi destinati in export a Paesi Terzi, che dovranno pertanto sottostare alle normative specifiche del Paese di destinazione.

Per informazioni rimane a disposizione il referente dell’area ambiente Maurizio Ballan (T 0422 433300  E. maurizio.ballan@confartigianatomarcatrevigiana.it).