GREEN PASS: PRECISAZIONI SU CHI ESEGUE I CONTROLLI – CASI DI VERIFICA DEI DOCUMENTI DI IDENTITA’ – SANZIONI (CIRCOLARE DEL MINISTERO DELL’INTERNO 10 AGOSTO 2021)

Pubblicata la circolare del Ministero dell’Interno sul green pass che specifica chi deve fare il controllo del certificato e chi può chiedere i documenti d’identità

CHI CONTROLLA IL GREEN PASS

La circolare del Ministero dell’Interno ribadisce che il controllo del green pass spetta, oltre che alle forze dell’ordine, anche ai gestori delle attività dov’è richiesto il certificato: Per loro c’è l’obbligo di controllare il documento che attesta la vaccinazione, la guarigione dal Covid o il tampone negativo, scannerizzando il QR code grazie all’app di verifica C19.

Per queste regole viene citato l’articolo 13 del Dpcm dello scorso 17 giugno. L’accertamento del pass può essere fatto anche dagli steward e dal personale di controllo degli eventi. 

RICHIESTA E VERIFICA DEL DOCUMENTI DI IDENTITA’

La circolare del Viminale chiarisce anche chi deve fare il controllo del documento di identità, per verificare la corrispondenza del green pass con i dati della persona che lo esibisce. La richiesta del certificato verde all’ingresso deve essere fatta obbligatoriamente dai gestori, mentre il controllo del documento di identità è a loro discrezione: in primo luogo spetta alle forze dell’ordine e ai pubblici ufficiali fare questo check. C’è però un caso specifico.

Tale verifica si renderà comunque necessaria nei casi di abuso o elusione delle norme, come ad esempio, quando appaia manifesta l’incongruenza con i dati anagrafici contenuti nella certificazione.

Il Viminale specifica che in questa situazione i clienti sono obbligati a mostrare il proprio documento, anche se chi controlla non è un pubblico ufficiale. In caso di mancata corrispondenza, si potrà chiamare le forze dell’ordine e l’utente rischierà multe salate.

SANZIONI

La verifica, deve tutelare la riservatezza dei dati della persona, rispetto ad altri frequentatori. Chi esibisce un green pass falso, rischia una multa da 400 a 1.000 euro, che in questo caso riguarderà solo il cliente e non il gestore dell’attività.

Il titolare dell’esercizio pubblico viene multato se non controlla il certificato verde o fa entrare persone senza green pass. Nel caso la violazione avvenga per tre volte in tre giorni diversi le sanzioni sono ancora più pesanti: alla cifra da pagare si aggiunge la chiusura del locale da 1 a 10 giorni.