CONSEGNATA AI VESCOVI TOMASI E PIZZIOLO L’INFERMIERA, NUOVO PERSONAGGIO DEL PRESEPE

Il nuovo personaggio del Presepe 2020 è l’infermiera anti Covid per simboleggiare l’impegno di tutto il mondo della sanità e della cura, in particolare dei più deboli. E’ stato presentato per iniziativa delle associazioni Coldiretti e Confartigianato di concerto con Fondazione Symbola sotto l’egida del Manifesto di Assisi.

Nel pomeriggio di martedì 15 dicembre e nella mattinata seguente, Confartigianato Imprese Marca Trevigiana e Coldiretti Treviso insieme hanno consegnato la statuina oltre ad un’offerta solidale per la Diocesi di Treviso al Vescovo di Treviso, Michele Tomasi e per la Diocesi di Vittorio Veneto a Monsignor Corrado Pizziolo.

L’esperienza della pandemia, la sofferenza di molti, il distanziamento a cui costringono le regole emanate nel rispetto degli altri ci impegnano a rivisitare il modello già sperimentato e ammirato per introdurre un nuovo personaggio – quella dell’infermiera in rappresentanza dell’intero mondo della sanità – che si batte per assicurare la salute di tutti. L’iniziativa è stata quella di affidare all’abilità di un artigiano esperto nell’arte presepiale la raffigurazione in statuina dell’immagine di chi oggi interpreta la possibilità di riscatto della vita della comunità e costituisce un perno e un punto di appoggio per le nostre speranze.

Il momento della consegna al vescovo della Diocesi di Treviso

Il Presepe è la rappresentazione della nascita di Gesù, ma attraverso i suoi personaggi serve anche a raccontare la realtà della vita di tutti i giorni: “Vi troviamo fra gli altri, artigiani, agricoltori, pastori e gli animali delle nostre campagne. Inseriamo questa statuina quale segno simbolico del lavoro che tutti gli operatori della sanità stanno compiendo ogni giorno per tutti noi – sottolinea Giorgio Polegato, presidente di Coldiretti Treviso – Ricordo che Coldiretti Treviso ha tra le sue figure fondamentali il Consigliere ecclesiastico che è guida e punto di riferimento. Da qui voglio porre l’accento sul valore fondamentale della Diocesi nei nostri contesti rurali”. 

I dirigenti con Monsignor Pizziolo

“Artigianato significa impresa che fa comunità. In questo tempo di pandemia lo abbiamo dimostrato. Le nostre imprese, con il oro lavoro hanno garantito prodotti e servizi indispensabili alle persone. Come sistema associativo abbiamo contribuito a offrire sostegno alla collettività – sottolinea Vendemiano Sartor, presidente di Confartigianato Imprese Marca Trevigiana – In un anno così complesso per le nostre comunità e per i nostri imprenditori ci auguriamo che vicinanza, supporto, condivisione e inclusione non siano parole di circostanza ma divengano parte qualificante e caratterizzante l’agire quotidiano di tutti.
In questo inedito e singolare Natale mettiamo al centro del Presepe i valori della solidarietà e della generosità testimoniati da tutti coloro che si battono per salvare la vita delle persone Un riconoscimento a tutti gli eroi che lottano per sconfiggere la pandemia e a testimonianza del coraggio e dell’impegno concreto di artigiani e piccoli imprenditori per costruire la rinascita del tessuto produttivo del nostro Paese”.