COVID -19: CONTRIBUTI REGIONALI PER LA RIDUZIONE DEL COSTO DEL LAVORO IN ALCUNI SETTORI

La Regione Veneto con la DGR 958 del 14 luglio 2020 ha approvato il provvedimento “Interventi regionali per la riduzione del costo del lavoro“, in applicazione di quanto previsto dall’art. 60 del DL 34/2020 che prevede la possibilità per le Regioni di adottare misure di aiuto temporaneo alle imprese di determinati settori particolarmente colpiti dalla pandemia COVID-19 (es. settore del turismo, alberghi, editoria e cinematografia, cultura e intrattenimento, autobus operator), individuati a partire da un elenco di codici ATECO (ATTENZIONE con successiva DGR del 1.9.20 n. 1259 l’elenco dei codici ATECO è stato ampliato ad ulteriori settori, tra cui noleggio con conducente e taxi) concesse per abbattere quota parte del costo del lavoro perché riprende l’attività dei dipendenti, dopo aver fatto ricorso agli ammortizzatori Covid.

Il contributo della Regione Veneto  ai datori di lavoro – imprese con una classe occupazionale compresa tra 1 e 49 dipendenti e lavoratori autonomi – è  a copertura parziale e varia da un minimo del 50% ad un massimo dell’80% della retribuzione mensile lorda (compresi i contributi previdenziali a carico del datore di lavoro) del personale.

L’entità del contributo è cosi ripartita:

  • da 1 a 5 dipendenti: 15.000 euro,
  • da 6 a 9 dipendenti: 25.000 euro,
  • da 10 a 25 dipendenti 35.000 euro,
  • da 26 a 49 dipendenti 50.000 euro.

Sono sovvenzionabili i costi connessi a personale dipendente assunto a tempo indeterminato, apprendistato o tempo determinato, a condizione che lo stesso personale continui a svolgere in modo continuativo l’attività lavorativa durante tutto il periodo per il quale è concesso l’aiuto.

Il numero massimo delle mensilità che possono essere sostenute è compreso tra un minimo di tre e un massimo di sei.

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