A seguito dell’avvenuta pubblicazione in G.U. dal 25/2/2022 entra in vigore del DL n. 13, con il quale il Governo provvede a sbloccare parzialmente il vincolo imposto con il DL 2/2022 ed in forza del quale, per i crediti derivanti da agevolazioni fiscali in edilizia, era ammessa una sola cessione.
Per effetto delle modifiche la situazione è ora la seguente :
| Fattispecie | 1° Cessione | 2° e 3° Cessione |
| Il Fornitore concede lo sconto in fattura, quindi il contribuente opta per il trasferimento del medesimo al Fornitore stesso (NB non è una cessione) | Il Fornitore cede il credito ad un qualunque beneficiario | Il beneficiario della cessione cede ulteriormente il credito, ma solamente a banche e intermediari finanziari vigilati |
| Il contribuente matura il credito in proprio | Il contribuente cede il credito ad un qualunque beneficiario | Il beneficiario della cessione cede ulteriormente il credito, ma solamente a banche e intermediari finanziari vigilati |
L’ampliamento delle possibilità di cessione prevede :
Nuova prescrizione : Per i lavori edili di importo superiore a 70.000 euro, i benefici relativi al Superbonus e alle altre agevolazioni che formano oggetto di cessione del credito, possono essere riconosciuti solo se nell’atto di affidamento dei lavori è indicato che sono eseguiti da datori di lavoro che applicano i contratti collettivi del settore edile, nazionale e territoriali.
Il contratto collettivo applicato, indicato nell’atto di affidamento dei lavori, deve essere riportato nelle fatture emesse in relazione all’esecuzione dei lavori.
I soggetti incaricati del rilascio del visto di conformità, verificano anche che il contratto collettivo applicato sia indicato nell’atto di affidamento dei lavori e riportato nelle fatture emesse in relazione all’esecuzione dei lavori.
Nuova limitazione : successivamente alla prima comunicazione all’Agenzia delle Entrate, i crediti non possono formare oggetto di cessioni frazionate, e dunque possono essere ceduti solamente per intero
