Il Gruppo Anap provinciale organizza martedì 16 aprile alle ore 10.30 presso l’hotel Fior di Castelfranco Veneto un incontro per analizzare il rapporto nonni-nipoti.
“Giovani anziani”: l’espressione che identifica la fascia della popolazione compresa tra i 65 e i 74 anni, protagonista di quello che viene definito active aging, ovvero: l’invecchiamento attivo. Soggetti che hanno la possibilità di scegliere di continuare a lavorare e che, in molti casi, ricoprono anche il ruolo di nonni.
Occuparsi di un nipote non è solo una fase di riproposizione passiva della propria capacità di amare, già sperimentata nel momento in cui si diventa genitori: essere nonni significa donare amore oltre che reinventare le proprie competenze, passioni ed energie. Il supporto emotivo e protettivo che i nonni danno ai nipoti è fondamentale perché è continuativo: il gioco si unisce all’insegnamento, la cura materiale affianca l’affetto, avvertito in modo chiaro e inequivocabile.
Un legame che non toglie nulla alle altre relazioni, integra e completa, aumenta la quota di amore presente nella vita di ognuno. La presenza dei nonni legittima il ruolo dei genitori e assegna a ognuno uno spazio individuale e, allo stesso tempo, il nonno sviluppa nel nipote il senso di appartenenza a un gruppo parentale.
L’anziano oggi rappresenta il confine tra ciò che era e ciò che sarà. L’assenza di una memoria consapevole attraverso ricordi attivi rischia di condurre l’uomo ad una condizione di appiattimento culturale che porterà al consolidamento di una “cura nello spazio” ma non a una “cura nel tempo”. L’anziano è la medicina che anticipa gli eventi grazie alla sua esperienza fatta memoria.
Relazionerà lo psicologo – psicoterapeuta Marco Casteller
