IN VIGORE LA FINANZARIA 2022 – ACCOLTE LE RICHIESTE DI CONFARTIGIANATO

Via libera alla Legge di bilancio 2022 ( LEGGE N.234/2021).  Accolte le richieste di Confartigianato finalizzate a rafforzare le misure di sostegno alla ripresa e di rilancio dell’attività delle imprese artigiane e delle micro e piccole imprese.7

Accolta con favore  la riduzione dell’IRPEF con la diminuzione generalizzata della tassazione personale, rivedendo e rafforzando le detrazioni per tutte le tipologie di reddito, e la soppressione dell’IRAP per imprese individuali e lavoratori autonomi.

Commento positivo anche sugli interventi per la stabilizzazione triennale sino al 2024 degli incentivi per la riqualificazione edilizia ed energetica, il sisma bonus e il bonus mobili, con possibilità di cessione dei crediti o di applicazione dello sconto in fattura e sulla proroga dei superbonus 110% sia per interventi su condomini che singole unità unifamiliari.

Soddisfazione anche per la proroga dei crediti d’imposta Transizione 4.0 fino al 2025, la stabilizzazione della “Nuova Sabatini” fino al 2027, la proroga delle misure straordinarie in materia di garanzia pubblica al 30 giugno 2022, il rafforzamento del fondo rotativo sulla 394/81 per l’internazionalizzazione, le misure in favore delle piccole imprese nei piccoli comuni e l’istituzione del Fondo per la montagna, gli interventi sul caro-bollette con uno stanziamento di 3,8 miliardi di euro.

Positivi anche il rinvio di un anno dell’entrata in vigore di sugar e plastic tax, di cui Confartigianato auspica la definitiva abrogazione, la proroga per i primi 3 mesi del 2022 dell’esenzione del canone unico patrimoniale che ha sostituito TOSAP/COSAP, la possibilità di effettuare il pagamento delle cartelle esattoriali notificate nei primi di tre mesi del 2022 entro 180 giorni anziché nei canonici 60.

La riforma degli ammortizzatori sociali muove nella giusta direzione di garantire un modello più inclusivo e di assicurare a tutti i lavoratori una protezione adeguata e differenziata in base alle caratteristiche settoriali e alle dimensioni aziendali. La riforma, inoltre, conferma la centralità dei Fondi di solidarietà bilaterali, valorizzando l’esperienza di FSBA che vede rafforzata anche la propria autonomia gestionale. Estremamente opportuna anche la precisazione sulla natura obbligatoria della contribuzione ai fondi di solidarietà bilaterali alternativi che avrà effetti sul DURC.

Significativo anche l’esonero sulla quota a carico dei versamenti contributivi del lavoratore per 0.8 punti percentuali per retribuzioni imponibili lorde che non eccedono i 2.692 euro mensili.

Circa la decontribuzione per le lavoratrici madri per l’anno 2022 è riconosciuto un esonero sul costo del lavoro datoriale pari al 50% dei versamenti dovuti all’INPS nei primi dodici mesi a decorrere dal rientro nel posto di lavoro dopo la fruizione del congedo obbligatorio.

Apprezzato anche l’incremento delle risorse per il finanziamento della formazione nel sistema duale e l’estensione al 2022 dello sgravio contributivo totale per le assunzioni in apprendistato di primo livello nelle imprese fino a 9 dipendenti. Resta tuttavia necessario sostenere anche l’apprendistato professionalizzante che rappresenta la migliore modalità di formazione per i settori tipici del made in Italy.

In materia previdenziale, nonostante la proroga dell’APE sociale per il 2022 e l’ampliamento della lista delle professioni ritenute gravose e la riduzione della soglia contributiva per i lavoratori edili, Confartigianato ritiene necessario estendere la misura ai lavoratori autonomi impegnati nelle medesime lavorazioni dei lavoratori dipendenti.

Inoltre, la pur positiva proroga dell’opzione donna conferma, tuttavia, l’ingiustificata disparità di trattamento fra lavoratrici dipendenti e autonome in particolare per quanto riguarda l’età anagrafica di accesso alla misura.

Restano le preoccupazioni sulle materie prime e sul caro energia, pur apprezzando l’impegno di ridurre l’onere fiscale sull’energia almeno per i redditi più bassi, permane il problema della competitività rispetto ai Paesi confinanti che hanno un costo energia sensibilmente minore.
Confermata la nostra contrarietà alla stretta introdotta sui tirocini di inserimento lavorativo che il Governo intende circoscrivere ai soli disoccupati / inoccupati con difficoltà di inclusione sociale.

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