DL SOSTEGNI BIS: ACCOLTE LE RICHIESTE IN MATERIA AMBIENTALE

Importanti risultati raggiunti da Confartigianato Imprese in materia ambientale, parte integrante del DL Sostegni Bis pubblicato in Gazzetta il 26 maggio:

  • l’istituzione di un fondo di 600 milioni di euro per l’anno 2021, finalizzato alla riduzione della TARI, tariffa rifiuti, per le attività chiuse per emergenza sanitaria. Si tratta degli sconti che le imprese avrebbero dovuto leggere in bolletta, richiesti da Confartigianato durante il primo lockdown del 2020 e deliberati da ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente),  purtroppo mai applicati dalla maggior parte dei Comuni italiani. Un’importante vittoria a vantaggio delle imprese associate per le quali la TARI può incidere per diverse centinaia di euro;
  • il rinvio per la terza volta dell’entrata in vigore della Plastic tax. Dopo lo slittamento al 1° gennaio e successivamente al 1° luglio 2021, è stato disposto il rinvio al 1° gennaio 2022 “in considerazione delle contingenti e difficili condizioni in cui versano i settori economici, che sarebbero gravati dall’imposta, in connessione al protrarsi dell’emergenza epidemiologica da Covid-19”. 
    Confartigianato, sin dal novembre 2019, si è opposta fermamente alla misura, firmando il Manifesto “La Plastic tax non è un’imposta circolare” con il quale si chiedeva al Governo di cancellarla e di sostituirla con incentivi alle imprese. La “Plastic tax” prevede il versamento di un’aliquota di 0,45 euro per ogni chilogrammo di materia plastica vergine contenuta nei cosiddetti MACSI (Manufatti con singolo impiego), imballaggi, preforme e semilavorati per il confezionamento e il trasporto di alimenti e prodotti;
  • lo spostamento al 1° gennaio 2022 dell’entrata in vigore dell’obbligo di etichettatura ambientale degli imballaggi, introdotto a settembre 2020. Uno slittamento motivato dai troppi dubbi interpretativi e dalle forti incertezze sugli aspetti operativi dell’adempimento che stavano disorientando molti produttori e utilizzatori.
    Oltre al differimento necessario per fare chiarezza su obblighi, soggetti coinvolti e sanzioni, la Confederazione ha ottenuto che “i prodotti privi dei requisiti ivi prescritti e già immessi in commercio o etichettati al 1° gennaio 2022 possono essere commercializzati fino ad esaurimento delle scorte”. In questo modo, si risolve il problema degli imballaggi confezionati prima dell’entrata in vigore dell’obbligo.

L’attività di rappresentanza del sistema Confartigianato si traduce nel raggiungimento di questi importanti obiettivi che, oltre a garantire dei risparmi ai soci, restituiscono il valore dell’essere parte di un sistema che ha la forza di sostenere gli interessi delle realtà produttive.