L’EDILIZIA LOCOMOTIVA . TREVISO PRIMA IN VENETO PER CRESCITA DEL SETTORE

di Oscar Bernardi, presidente Confartigianato Imprese Marca Trevigiana

Dal report dell’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese risulta che l’edilizia continua ad essere la locomotiva della ripresa nella Marca Trevigiana con una crescita positiva del +12,99% rispetto alla media nazionale +12,63% e a quella regionale del +7,07%. Treviso risulta al primo posto tra le province venete.

Guardando agli altri macrosettori economici, Treviso è prima anche nella crescita del valore aggiunto nel manifatturiero, con un +3,29% rispetto alla media veneta (più 1,82%) e a quella nazionale (più 1,65%).
Risulta esserci, invece, una contrazione generalizzata nei servizi, dove la Marca Trevigiana registra un meno 2,82%, che si attesta comunque tra i migliori risultati tra le province venete che registrano, invece, una contrazione media del 3,73%, mentre la media nazionale si attesta a meno 2,90%.

“Il tema dell’edilizia è particolarmente rilevante – dichiara il presidente Confartigianato Imprese Marca Trevigiana, Oscar Bernardi – è storicamente un settore fondante del nostro tessuto imprenditoriale che ha vissuto un anno particolare perché influenzato molto anche dagli interventi di politica economica come il superbonus del 110%. Questo ha consentito al comparto delle Costruzioni di ammortizzare i pesanti effetti recessivi generati dall’azione di contrasto alla pandemia da Covid-19 ma dall’altro ha dato un impulso che va gestito.”

Al 30 settembre 2022 gli interventi finanziati con questa agevolazione fiscale cumulano investimenti ammessi a detrazione per 51,2 miliardi di euro, di cui 5 miliardi in Veneto.
In Veneto le Costruzioni generano un valore aggiunto di 7.469 milioni di euro, pari al 5,1% del valore aggiunto regionale e lievemente superiore alla media del 4,9%, e rispetto al 2019 si registra un aumento di 493 milioni di euro. Più in generale, l’edilizia “made in Italy” è stata leader in Europa. Tra il 2019 e il 2022, infatti, il recupero del valore aggiunto delle Costruzioni nell’Unione europea è trainato proprio dall’aumento di 16 miliardi di euro dell’Italia, a fronte del calo di 10,8 miliardi di euro di Germania, Francia e Spagna messe insieme.

A Treviso il “sistema casa” occupa (dati del 2021) 31.700 addetti, dei quali 18.418 del settore artigiano , pari al 58,1%. Le nuove assunzioni nel “settore casa” artigiano sono state 9.485 nel 2021, pari al 20,7% del totale veneto così suddivisi per fascia d’età: under30 2.940 neoassunti, 5.445 tra i 30 e i 54 anni e 1.100 oltre i 54 anni.

«Preoccupa la difficoltà di incontro tra domanda e offerta di lavoro», sottolinea il presidente Oscar Bernardi. «Secondo il sistema Excelsior di Unioncamere – Anpal, nella Marca Trevigiana sono previste, tra ottobre e dicembre 2022, 1.460 assunzioni nel “settore casa”. Nel 69,5% dei casi si tratta di operai specializzati. Il tema che si apre è come trovare tutto questo personale. Non parlo solo di personale specializzato ma diventa difficile trovare personale in generale. Per quanta fatica e sforzi si continuino a fare per tenere in moto l’economia risulta difficile continuare in tal senso se non troviamo una soluzione. Tutti coloro che hanno la possibilità di ‘girare’ la nostra provincia si accorgeranno che siamo tornati a vedere i cartelli “cercasi personale” fuori dalle imprese. Credo che sia compito nostro interrogarci e trovare delle risposte prima che tutto imploda. Una risposta indiretta potrebbe arrivare dal fronte legislativo, con una proroga per le unità unifamiliari che arrivi almeno a giugno 2023 e una rimodulazione delle percentuali oggi previste per l’incentivo. Fondamentale è, però, la salvaguardia del meccanismo della cessione del credito, con ulteriori limature in termini di chiarezza interpretativa della norma. In altre parole è necessaria una certa stabilità dei provvedimenti da una parte perché stabilizza l’impresa e dall’altra sarebbe garanzia per un lavoro non temporaneo».