REGISTRO TELEMATICO DELLE FARINE

Interessa tutti coloro che trattano le farine: fornai, pastai, pizzerie, piadinerie, pasticcerie ed è il nuovo registro telematico delle farine introdotto con l’ultima finanziaria di fine anno dal Governo Conte.

Si tratta dell’ennesimo balzello per le imprese. La prescrizione, riportata nella Finanziaria di fine anno (commi 139 – 143 dell’art. 1) prevede che chiunque usi un quantitativo di farina superiore alle 5 tonnellate annue debba dotarsi di questo registro telematico, il che significa che il lavoro burocratico cresce ancora. Pena multe salate che vanno fino a 20 mila euro.

Per cogliere quanto la nuova norma impatterà sulle piccole aziende basta pensare che 5 tonnellate di farina utilizzate nell’anno si traducono in un quantitativo giornaliero di 19-20 chilogrammi di prodotto.  

La norma andata in pubblicazione il primo gennaio prevede l’entrata in vigore dopo 60 giorni, dunque ai primi di Marzo.

Si auspica che il nuovo Governo accolga le richieste avanzate da Confartigianato Alimentazione e che, in sede di attuazione del decreto ministeriale, si modifichino le modalità attuative, anche ridefinendo il perimetro del nuovo obbligo, in coerenza con le finalità dichiarate dal legislatore aumentando sicuramente la soglia delle cinque tonnellate annue e consentendo una proroga perché l’inizio di marzo ormai è alle porte e nessuno è in grado di ottemperare anche a questo nuovo balzello in un tempo così breve.