TAPPEZZERIA E MONTAGGIO ARREDAMENTI. NUOVE ESPERIENZE DI FORMAZIONE ASSIEME ALLA SCUOLA “LEPIDO ROCCO” DI LANCENIGO

E’ ripresa con l’apertura dell’anno scolastico la collaborazione tra il Gruppo Legno Arredo di Confartigianato Imprese Marca Trevigiana e la Scuola di Formazione Professionale “Lepido Rocco” di Lancenigo di Villorba nell’ambito delle attività di laboratorio previste per la qualifica professionale triennale di “Operatore del Legno”.

Da quest’anno, inoltre, oltre al già testato corso di intaglio del legno riservato alla classe prima, sono in avvio 2 nuovi percorsi formativi: uno nell’ambito della tappezzeria  per la classe seconda e uno sul montaggio di arredamenti per la classe terza.

In entrambi i casi si tratta di due esperienze didattiche che mai, fino ad ora, erano entrate nei programmi di laboratorio delle scuole di formazione professionale del Veneto.

Il percorso di tappezzeria avrà una durata biennale di 140 ore e si pone gli obiettivi di rendere l’approccio a questa professione più aperto, motivato e veloce, agevolare successive esperienze di stages e di lavoro estivo presso i laboratori artigiani e offrire l’opportunità di imparare un vero e proprio “mestiere d’arte”.  E’ previsto infatti che nel secondo anno ogni studente arrivi ad eseguire il proprio “capolavoro”: una sedia imbottita con fibre naturali e tessuto, secondo le tecniche tradizionali esistenti a Venezia dal 700.

“Per le tappezzerie  della provincia di Treviso è importante affrontare con serietà ed urgenza il problema del ricambio generazionale”– afferma Maurizio Cattai, Presidente provinciale dei nostri tappezzieri – “Il settore sta vivendo un momento molto delicato ed il coinvolgimento delle nuove generazioni a cui affidare il futuro e la bellezza del nostro mestiere sta alla base del corso che noi abbiamo denominato “Tecnica e arte della tappezzeria”. Non è possibile che un mestiere possa avere un futuro senza esperienze come questa che diano agli studenti che si apprestano a viverle gli strumenti di teoria e di pratica per sviluppare passione e conoscenza”.

Il corso di montaggio arredamenti avrà una durate di 40 ore e  si pone l’ obiettivo di aumentare il livello professionale degli addetti del settore. Oltre alle lezioni di tecnica di montaggio e installazione nei vari ambienti (abitazioni, luoghi pubblici), sono previste lezioni sul corretto stivaggio, sul carico e lo scarico della merce, sull’uso e la movimentazione ergonomica di mobili e attrezzature. Una parte importante riguarderà anche il “problem solving” (abilità nella soluzione di problemi pratici) e  le regole di educazione e buon comportamento all’interno delle abitazioni e dei luoghi di lavoro.

“I montatori professionale rappresentano una parte  strategica dell’intera filiera del legno/arredo” – Afferma Antonio Padoan, Presidente provinciale della nostra comunità arredo – “Sicuramente anche loro si devono annoverare tra gli ambasciatori del nostro made in Italy. Ricordiamoci che l’esperienza di acquisto di un arredamento non si conclude nel laboratorio del falegname o nel negozio di design ma con la sua installazione a casa. L’ operatore professionale è in grado di aggiungervi valore mentre comportamenti poco professionali possono renderla del tutto negativa. Anche questo settore è da tempo alla ricerca spasmodica di addetti ai lavori. Crediamo che questa esperienza, unica nel Veneto e in Italia, possa contribuire a far nascere nei giovani l’interesse per questo mestiere che può riservare loro molte soddisfazioni”

“La collaborazione in essere con la Scuola “Lepido Rocco” si è ulteriormente sviluppata quest’anno attraverso nuove idee, esperienze ed attività” – afferma Oscar Bernardi, Presidente di Confartigianato IMT – “Questo è potuto succedere grazie  alla sensibilità e alla disponibilità dei dirigenti delle categorie coinvolte, della Preside e dei professori. Il clima di reciproca fiducia e lo spirito di collaborazione e condivisione degli obiettivi ha permesso di progettare esperienze che saranno in grado di coniugare le  attuali esigenze delle nostre imprese in termini di figure professionali con gli obiettivi didattici della scuola, permettendo di mettere a disposizione degli studenti ulteriori possibilità di impiego” – conclude Bernardi – “l’augurio è che questi percorsi si possano estendere anche a tutti coloro che desiderano qualificarsi  o riqualificarsi professionalmente. La collaborazione tra Associazione e Scuola potrebbe permettere in questa maniera di risolvere il  problema del gap esistente tra le professioni richieste e quelle offerte dal mercato”.