IN SENATO IL DISEGNO DI LEGGE SULL’ISTITUZIONE DELLA PROFESSIONE SANITARIA DI ODONTOTECNICO

Si apre un nuovo spiraglio nella ormai ventennale battaglia della categoria per ottenere il riconoscimento di un profilo professionale adeguato al ruolo e alla professionalità dell’odontotecnico, la cui attività è a tutt’oggi regolata dal Regio Decreto del 1928.

Il nuovo profilo professionale, predisposto dalla competente Direzione Generale del Ministero della Salute nel lontano 2007, il cui iter era stato interrotto dall’intervenuta revisione del Titolo V della Costituzione, era stato successivamente riproposto attraverso motivata istanza di riconoscimento della professione sanitaria dell’odontotecnico ai sensi della Legge 3/2018 cd. “Legge Lorenzin”, ma aveva ricevuto il diniego dello stesso Ministero, decisione che Confartigianato aveva deciso di impugnare, proponendo ricorso al TAR del Lazio, a tutt’oggi senza esito.

In tale contesto, le Organizzazioni di rappresentanza della Categoria hanno iniziato un percorso a livello politico di verifica di possibili alternative all’iter previsto dalla Legge 3/2018, che ha portato alla presentazione in Senato del DDL 2203, a firma della Sen. Paola Boldrini, alla quale va il ringraziamento di Confartigianato Odontotecnici per la sensibilità dimostrata nei confronti di una tematica di grande impatto sul benessere della collettività.

Il testo proposto ricalca sostanzialmente lo schema di profilo professionale già approvato dal CSS nel 2007 e quindi già legittimato dal massimo organismo scientifico del Ministero della salute e prevede l’istituzione della professione sanitaria di odontotecnico, da inserire nel quadro delle professioni sanitarie, quale professione afferente all’area tecnico-assistenziale della filiera della tutela della salute dentale. L’approvazione di una norma in tal senso sarebbe quanto mai opportuna ed urgente anche alla luce del diritto europeo sul versante della valutazione di conformità, della vigilanza, della sorveglianza sul mercato e della tracciabilità dei dispositivi, che i limiti dettati dal profilo attualmente in vigore rendono di difficile se non impossibile applicazione.
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