Con riferimento alle precedenti informative, Vi aggiorniamo sugli sviluppi dell’azione sindacale sui temi in oggetto, svolta a livello istituzionale.
A seguito delle nostre sollecitazioni, in data 30 settembre u.s. siamo stati ricevuti dal Capo Dipartimento Trasporti, Navigazione, Affari Generali e Personale del Ministero Infrastrutture e Trasporti, Dr.ssa Maria Teresa Di Matteo. L’incontro è stato da noi richiesto con urgenza per sollecitare la definizione dei nodi cruciali del settore, tenendo conto anche della mancanza di riscontri concreti da parte del Ministero rispetto alle intese raggiunte in sede di tavoli tecnici presso la Direzione Generale della Motorizzazione e le assicurazioni fornite alla Categoria
Nel quadro delle priorità riaffermate nel corso dell’incontro, abbiamo in particolare portato all’attenzione del Capo Dipartimento le istanze che avevano trovato condivisione ed accoglimento da parte del Direttore Generale Motorizzazione Ing. Pasquale D’Anzi nell’ultimo incontro del 27 giugno u.s., ma che purtroppo non si sono tradotte in provvedimenti conseguenti.·
A – Adeguamento automatico della tariffa per le operazioni di revisione agganciato all’indice ISTAT, con adozione di apposito decreto interministeriale, quale misura strutturale indispensabile per la sostenibilità economica dei centri di controllo affinché siano in grado di assolvere alla funzione essenziale affidata loro dallo Stato, a tutela della sicurezza stradale e degli automobilisti. In proposito, abbiamo evidenziato alcune importanti argomentazioni:
- l’elevato standard di servizio che devono garantire i centri al passo con l’innovazione tecnologica, comporta continui, onerosi investimenti (attrezzature, ammodernamenti strutturali, formazione, etc.) e la necessità di risorse commisurate all’impegno economico;
- già dal 2004, la richiesta di ANARA-Confartigianato di adeguare la tariffa per le operazioni di revisione in base all’indice ISTAT era stata accolta in sede ministeriale, così come ha trovato condivisione da parte di tutti i Direttori Generali della Motorizzazione che si sono succeduti fino ad oggi, anche dell’Ing. Pasquale D’Anzi il quale, nell’incontro con ANARA del 27 giugno scorso, aveva anticipato la presentazione di una proposta di aumento di 8 euro della tariffa, proposta a cui tuttavia non ha dato seguito;
- l’adeguamento non avrebbe nessuna implicazione ai fini della copertura finanziaria della misura, anzi, al contrario, favorirebbe maggiori entrate allo Stato sia attraverso le operazioni svolte dalla struttura pubblica che dai centri di controllo privati.
B – Rivisitazione del programma di formazione per gli ispettori centri di controllo affinché sia in grado di contemperare i più rigidi parametri di qualificazione imposti dalla Direttiva europea 2014/45/UE con le esigenze e le caratteristiche delle imprese del settore, anche valorizzando i requisiti professionali degli autoriparatori, quali figure già altamente qualificate. In proposito, abbiamo riproposto le misure correttive:
- eliminazione di tutti i quiz ingannevoli ed aumento degli errori in franchigia per i quiz;
- i tre anni di esperienza richiesti come requisito potranno essere documentati anche dopo l’esame del corso Modulo A e B. Naturalmente l’abilitazione e la relativa iscrizione al RUI avverranno alla maturazione del requisito stesso;
- riparametrazione delle ore di formazione continua con riduzione delle ore in presenza, prevedendo: 80% delle ore di formazione in remoto e 20% delle ore di formazione in presenza. Ciò al fine di contenere il più possibile il periodo di assenza dell’ispettore dall’azienda ed evitare di sottrarre il suo apporto lavorativo indispensabile per garantire il servizio revisioni.
Abbiamo spiegato che i correttivi si rendono necessari a causa della complessità dell’attuale percorso formativo che, di fatto, si configura come barriera di accesso alla professione. Le conseguenti, oggettive difficoltà di reperimento di nuovi ispettori qualificati rischiano di pregiudicare non solo l’operatività dei centri di controllo, ma anche la continuità del servizio strategico che gli stessi centri esplicano per conto dello Stato, a garanzia della sicurezza dei veicoli e degli automobilisti, servizio che poggia proprio sulla figura centrale dell’ispettore.
C – Rivisitazione Protocollo MCTNET 2 semplificando tutte le procedure utili ad alleggerire le operazioni ed i tempi di revisione, senza ovviamente intaccare la sicurezza dei veicoli. In proposito, abbiamo riproposto le nostre richieste:
- sforzo leva freno di stazionamento;
- soggettività prova fonometro anche per avvisatore acustico;
- eliminazione e/o riduzione dei minuti di penalità per contagiri/centrafari/OBD.
- Calibrazione fonometro: prevedere una cadenza ogni due anni, anziché annuale, come attualmente previsto.
- Analizzatore gas: gli analizzatori dovranno essere adeguati alle normative europee e le competenze necessarie per utilizzare lo strumento saranno definite di concerto con il Ministero Imprese e Made in Italy.
Abbiamo infine manifestato l’esigenza e l’auspicio che possa riprendere al più presto un costruttivo, costante confronto con il Ministero/Direzione Generale Motorizzazione per affrontare nel merito le singole questioni ed individuare misure che siano in grado di rispondere alle aspettative della Categoria e favorire contestualmente un effettivo salto di qualità/efficienza dell’intero sistema revisioni.
Il Capo Dipartimento ha assicurato il proprio impegno e disponibilità per favorire soluzioni che tengano conto delle istanze da noi rappresentate, sia con riferimento al tema dell’adeguamento della tariffa verificando i possibili spazi percorribili per un intervento legislativo, sia per quanto riguarda il tema delle semplificazioni che ha trovato la sua condivisione. La Dr.ssa Di Matteo ci ha inoltre rassicurato anche sulla ripresa del confronto con la Direzione Generale Motorizzazione non appena si sarà insediato il nuovo Direttore Generale e sul prosieguo delle attività necessarie per accelerare le soluzioni auspicate dalla Categoria.